Il trust per tutelare il patrimonio in caso di responsabilità medica

Nel corso degli ultimi anni si è avuta una netta impennata dei contenziosi relativi a responsabilità professionale medica. Ciò ha determinato il ricorso da parte dei medici ad istituti alternativi alle polizze assicurative che potessero garantire adeguati livelli di protezione del patrimonio familiare.

L’esperienza internazionale maturata da Global Capital Trust nella protezione degli asset familiari dai potenziali creditori futuri ci offre la possibilità di approcciate ai problemi della responsabilità professionale medica in un modo nuovo; decisamente più pratico ed efficace nella protezione del patrimonio rispetto al sistema assicurativo.
Io credo che il rischio di un risarcimento per danno professionale vada affrontato alla radice, proteggendo per tempo ed in modo efficace i beni della famiglia del medico, attraverso la segregazione degli stessi in un trust.
Esclusivamente l’istituto giuridico del trust consente la segregazione di qualsivoglia tipologia di bene (immobili, conti correnti, partecipazioni societarie, opere d’arte, etc.).

Con un’estrema semplificazione possiamo immaginare il trust come una “cassetta di sicurezza” nella quale metteremo al sicuro tutto a parte del nostro patrimonio affinché sia protetto e vincolato nella destinazione ai soggetti beneficiari scelti dal Disponente.

Nella scelta di questo strumento per la protezione dal rischio di responsabilità professionale medica, non va dimenticato un altro aspetto molto importante. Chi sceglie il trust, infatti, può beneficiare di importanti leve fiscali a livello successorio, potendo organizzare in modo ordinato e fiscalmente efficiente la successione familiare.

Conferendo un immobile in trust, le imposte applicate saranno quelle di successione/donazione e ipocatastali, con una franchigia di 1 milione di euro per beneficiario; a ciò sia aggiunga che il calcolo è effettuato su valori catastali ancora estremamente vantaggiosi.
Tale ultimo quadro è decisamente quello più competitivo a livello europeo; la media delle imposte successorie in Europa si attesta intorno al 25% con punte elevatissime in Francia dove si arriva ad oltre il 40%.
Occorre approfittare oggi di tale situazione di vantaggio, essa infatti è destinata a mutare presto dato che le istituzioni europee hanno a più riprese richiamato l’Italia ad adeguarsi ai parametri degli altri paesi.