Trust e trustee

Il Trustee è il soggetto fiduciario che all’atto della costituzione del trust si obbliga ad amministrare con efficacia, prudenza e giudizio i beni in esso conferiti. Il trustee è responsabile della gestione di tutti i beni dei quali il disponente si è spossessato ed opera negli interessi dei beneficiari finali del negozio.

In passato questo ruolo tendeva ad essere ricoperto esclusivamente da persone fisiche, le quali, nella maggior parte dei casi, acquisivano la fiducia del disponente in virtù di un pregresso rapporto di amicizia o di parentela. Oggi, in Italia, i compiti del trustee vengono svolti in misura sempre maggiore dalle Trust Company, persone giuridiche specializzate nell’erogazione di questi servizi.

Il trustee, seppure seguendo le linee definite nel regolamento, deve potersi muovere in modo discrezionale, questo è un elemento essenziale per valutare il reale spossessamento dei beni da parte del disponente.

Doveri del trustee

Il trustee, dunque, è un soggetto al quale viene assegnata la responsabilità fiduciaria dei beni conferiti in un trust: il suo scopo è quello di realizzare gli interessi del disponente e dei beneficiari del trust secondo le modalità, i termini ed i tempi indicati nel regolamento.

Il trustee, il quale non può trarre utilità dai beni conferiti in un trust, è investito della responsabilità data dall’operare secondo la volontà del settlor e, nella maggior parte dei casi, rispettando alcune norme comportamentali della logica del cd. “prudent man”: in sostanza, il fiduciario è chiamato a un particolare obbligo di fedeltà verso il disponente, in funzione del quale deve evitare ogni conflitto tra i suoi interessi personali e quelli dei beneficiari, operando una gestione attenta, prudente ed oculata del patrimonio.

Il trustee sovrintende alla distribuzione del reddito tra i beneficiari del trust, operando secondo le linee definite nel regolamento e contabilizzando in maniera dettagliata tutti i movimenti che ad esso fanno capo.

La coincidenza tra disponente e trustee

E’ possibile che si abbia la coincidenza delle figure del disponente e del trustee. In questo caso si parla di trust autodichiarato. La peculiare forma sembra contrastare con la natura fiduciaria che, storicamente, caratterizza il trust. I trust autodichiarato sono stati oggetto di interesse da parte della Giurisprudenza italiana, che fino alla recente pronuncia della sentenza n. 21614 del 26.10.2016  della Corte di Cassazione, addirittura riteneva inesistenti questi trust.

Perché scegliere una Trust Company svizzera

Non essendoci una specifica regolamentazione, in Italia chiunque può fare il trust, con tutti i rischi a ciò connessi. Scegliendo una Trust Company svizzera come Global Capital Trust, invece, si è sicuri di beneficiare dei seguenti vantaggi:

  • In Svizzera le Trust Company sono regolamentate.
  • Le Trust Company svizzere devono prevedere nel proprio statuto la segregazione dei beni in trust, con separazione degli stessi da quelli della Trust Company. Sono inoltre soggette ad una governance molto rigida, diretta a garantire nel tempo la continuità del management.
  • Le Trust Company svizzere sono sottoposte al controllo della FINMA, autorità federale di vigilanza omologa della CONSOB italiana.