Trust autodichiarato definizione

Il trust viene definito “autodichiarato” in tutti i casi nei quali i ruoli di disponente e trustee coesistono nel medesimo soggetto.

E’ evidente come in questa configurazione venga meno uno degli elementi fondanti del concetto stesso di trust: manca, infatti, il processo di affidamento di un bene dal suo legittimo proprietario ad un fiduciario esterno.

L’atto istitutivo del trust autodichiarato

Sebbene il trust autodichiarato preveda la coesistenza di due ruoli nel medesimo soggetto, non è possibile istituirlo senza un atto formale. Come per tutti gli altri trust, anche in questo caso, l’atto istitutivo è unilaterale: non è pertanto necessario che alla costituzione siano presenti anche i beneficiari del trust.

Trust autodichiarato familiare

Dal punto di vista pratico, a prescindere dall’ovvia coincidenza di settlor e fiduciario nella stessa persona, il trust familiare autodichiarato non differisce da quello tradizionale.

Scopo ultimo di un Trust familiare è quello di segregare un bene patrimoniale con la finalità di favorire e curare gli interessi di un beneficiario terzo.

Trust autodichiarato immobiliare ed imposizione fiscale

Anche in un trust autodichiarato è possibile effettuare il conferimento di immobili. La coincidenza di disponente e trustee, però, implica alcune peculiarità dal punto di vista fiscale.

La Corte di Cassazione Civile, sez. tributaria, con la sentenza n° 21614 del 26/10/2016 ha voluto dare risposta ai seguenti interrogativi:

  • Il conferimento di beni immobili in un trust autodichiarato è un atto traslativo?
  • Le imposte ipotecarie e catastali vanno applicate in misura fissa o proporzionale?

Invertendo il precedente orientamento, secondo il quale coincidendo disponente e trustee sarebbe mancato un elemento essenziale del trust, con conseguente applicazione dell’imposizione proporzionale prevista per i trasferimenti di beni, anche il trust autodichiarato è da assoggettarsi ad imposizione fissa.